Marconi: Ambasciata UK celebra “britannicità” del genio italiano
Guglielmo Marconi e il Regno Unito: la prima di tante storie, tra talento italiano e innovazione oltremanica.
Nell’anno in cui l’Italia festeggia i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, l’Ambasciata britannica a Roma ha ospitato un evento speciale - “Guglielmo Marconi e il Regno Unito - Storie di talento italiano e innovazione oltremanica” - per celebrare gli stretti legami che il genio italiano, premio Nobel per la Fisica nel 1909, ebbe proprio con il Regno Unito.
L’evento, ospitato dall’Ambasciatore Ed Llewellyn presso la residenza di Villa Wolkonsky, ha ripercorso gli anni preziosi che il giovane Marconi trascorse oltremanica dove, trasferitosi nel 1896 poco più che ventenne, il talento italiano trovò tante opportunità e terreno fertile per le sue invenzioni.
Con un racconto scandito da saluti istituzionali, interventi di esperti, proiezioni inedite e brevi performance teatrali, l’occasione ha offerto l’opportunità di scoprire le motivazioni e le implicazioni di una scelta, quella di trasferirsi a Londra, che si è rivelata estremamente caratterizzante per l’intera vita di Marconi.
Dopo il benvenuto dell’Ambasciatore Llewellyn e i saluti istituzionali di Giulia Fortunato, Presidente della Fondazione Guglielmo Marconi nonché del Comitato Guglielmo Marconi 150, organismo che sovrintende alle numerosissime iniziative organizzate in suo onore, la dott.ssa Barbara Valotti, Responsabile per le attività museali della Fondazione Guglielmo Marconi, ha svolto un intervento che ha approfondito gli aspetti più significativi e meno noti legati agli anni di Marconi oltremanica.
Estratti dello spettacolo “Io e Marconi”, portato in scena da Luca Guiducci, musicista e autore del testo, Francesco Patanè, attore, già candidato ai Nastri d’Argento, protagonista insieme ad Elodie del film Ti mangio il cuore, e Sara Zambotti, autrice, conduttrice della storica trasmissione di Radio2 Caterpillar, e adattato per l’occasione, hanno romanzato e rappresentato alcuni tra i momenti più interessanti della vita e delle “avventure” del genio italiano dal momento del suo arrivo a Londra fino alla prima trasmissione senza fili transoceanica, che dalla Cornovaglia fece captare un segnale oltre l’Atlantico, sull’isola britannica di Terranova, in Canada.
Un inedito reportage sui luoghi di Guglielmo Marconi oltremanica girato da Marco Varvello, corrispondente RAI da Londra, è stato introdotto da Roberto Ferrara, Direttore Canone, Beni Artistici e Accordi istituzionali, che ha presentato le numerose iniziative dedicate dalla RAI alla figura di Marconi, tra cui una mostra allestita dallo scorso aprile presso il Palazzo della Radio della RAI a Roma, una serie TV “Guglielmo Marconi, L’uomo che ha connesso il mondo” con, tra gli altri, Stefano Accorsi e Nicolas Maupas e un Prix Italia, da poco conclusosi a Torino, con ampie finestre su Marconi e i 100 anni della radio in Italia. Ulteriori dettagli biografici sulla vita di Marconi sono disponibili su Wikipedia.
La particolare prospettiva proposta dall’Ambasciata ha consentito di ricordare Marconi anche come un precursore dei tantissimi italiani che in questi ultimi 130 anni hanno saputo cogliere le grandi opportunità offerte loro dal Regno Unito per la loro carriera e la loro vita oltremanica. A testimonianza dell’incredibile eredità di Guglielmo Marconi, due dei circa 600.000 italiani e italiane che attualmente vivono e lavorano nel Regno Unito, Sara Bernardini, Prof.ssa di Intelligenza Artificiale presso l’Università di Oxford e l’Università di Roma “La Sapienza”, e Teresa Castiello, Presidente di Cardiologia alla Royal Society of Medicine e fondatrice/CEO MIAL Healthcare, hanno illustrato gli ultimi traguardi raggiunti nell’applicazione della comunicazione wireless a due settori chiave dei nostri giorni: l’Intelligenza Artificiale e la Digital Health, ossia la Medicina Digitale.
L’incontro si è concluso con un saluto e un ringraziamento della Principessa Elettra Marconi e del figlio, il Principe Guglielmo Giovannelli Marconi.